CRITERI METODOLOGICI DELL’INTERVENTO DI RESTAURO

Il restauro degli apparati decorativi esterni ed interni di villa Fabbri a Firenze hanno offerto l’opportunità di acquisire ulteriori informazioni sulle vicende conservative dell’edificio e di sviluppare una ricerca mirata e approfondita sui materiali costitutivi e sulle metodologie d’intervento più idonee.

Nel rispetto della patina e delle componenti materiche, il trattamento delle superfici lapidee e degli intonaci a graffito è stato teso al ripristino degli originari equilibri cromatici, eliminando le superfetazioni, le croste nere e le efflorescenze saline in quanto potenziale fonte di deterioramento.

L’impostazione metodologica ispirata ai principi di massima compatibilità ed omogeneità di lettura dell’effetto estetico finale, è stata adottata anche per i lavori di ripristino ed integrazione della panchina musiva posta davanti al prospetto tergale della villa. Per quanto concerne il recupero delle pitture interne, oltre al restauro delle superfici già a vista si sono eseguiti saggi stratigrafici sulle pareti e si è rimosso lo strato incongruo di tinteggiatura che copriva alcune porzioni originali al fine di recuperare l’unitarietà decorativa dell’impianto originario dell’intero ambiente.

Le Superfici Lapidee

Lo stato conservativo delle partiture architettoniche della villa precedente all’intervento di restauro e ristrutturazione era di avanzato degrado: le superfici lapidee in pietra serena dei balconi e degli stipiti delle finestre mostravano infatti estese lacune e manifestazioni di incipiente esfoliazione e disgregazione, oltre a evidenti fenomeni di attacco biologico.

L’intervento di restauro ha previsto un ciclo completo di lavorazioni: dopo una preliminare rimozione a secco dei depositi superficiali incoerenti, sono state effettuate le operazioni di fermatura delle porzioni distaccate, di trattamento biocida e pulitura con acqua demineralizzata e tensioattivi. Le parti disgregate sono state sottoposte ad un idoneo processo di consolidamento ed icollaggi degli elementi fratturati, concludendo con gli interventi di stuccatura delle fessurazioni, revisione cromatica generale ed applicazione di protettivo.

Gli Intonaci a Graffito

Gli intonaci a graffito presentavano problematiche inerenti sia la configurazione generale dei decori, interessati da alterazioni cromatiche ed ampie mancanze, sia la scarsa adesione dei vari strati al supporto. Dopo la documentazione, la saggiatura e campionatura, sono stati elaborati dei lucidi per consentire la ricostruzione dei motivi decorativi. Le parti di fregio originali sono state messe in sicurezza eseguendo un salva-bordo e procedendo alla fermatura delle porzioni distaccate.

L’intervento è proseguito con le operazioni di pulitura e ripristino: gli intonaci a graffito sono stati sottoposti all’asportazione dei depositi superficiali, alla rimozione di elementi metallici e di vecchie stuccature, alla desalinizzazione con impacchi assorbenti, alle iniezioni di consolidante, al fissaggio del colore ed, infine, alla stuccatura ed al ritocco pittorico.

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