Zenit – Musulmani e cristiani insieme per il restauro della Basilica della Natività a Betlemme

Al Meeting un incontro per raccontare l’epocale restauro che coinvolge circa 60 ditte e che ha messo d’accordo le tre comunità religiose detentrici dei diritti della Basilica.

Ieri al Meeting di Rimini, Giammarco Piacenti, presidente della Piacenti SpA, la ditta di Prato che si è aggiudicata l’appalto internazionale bandito nel 2013 dalle autorità palestinesi e con il finanziamento di vari soggetti privati anche musulmani, ha raccontato del restauro della basilica della Natività a Betlemme.

Con il supporto di diverse immagini e filmati, Piacenti ha descritto il lavoro enorme, epocale, che sta coinvolgendo circa 60 ditte, ha portato 170 persone di cui la maggior parte italiani a trasferirsi a Betlemme e mettere a frutto complesse tecnologie, capacità di studio e numerose professionalità.

“Un’opera dell’uomo che ricostruisce una cattedrale non nel Medioevo, ma oggi”, ha sottolineato. Nell’incontro tenutosi nella Sala Poste Italiane A4, vari relatori hanno descritto la ragione della commozione per l’avventura incredibile del restauro integrale della basilica della Natività a Betlemme, raccontata nella mostra in Piazza A3.

La basilica risale al VI secolo e ha superato secoli di storia, assedi, terremoti, guerre, ma da ultimo l’incuria ha avuto la meglio: problemi di stabilità e impermeabilità del tetto, danni ai bellissimi mosaici, ecc.

Grazie agli impegni di tutti sono state risolte le infiltrazioni di acqua, ripuliti e restaurati i mosaici, analizzate e mappate oltre un milione e 600mila tessere dei mosaici, scoperto sotto l’intonaco un angelo mai visto prima. Ed è solo l’inizio di un’enorme quantità di scoperte e di studi ancora in corso.

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