La Nuova Bussola Quotidiana – E sotto l’intonaco spuntò il settimo angelo

La Basilica della Natività di Betlemme è uno dei luoghi di pellegrinaggio più visitati della Terrasanta. Edificata intorno al 330 su iniziativa dell’Imperatore Costantino e della madre Elena, la Basilica si erge sui luoghi dove per la tradizione è nato Gesù. Sotto l’abside, sono collocate due scale che conducono alla grotta della Natività. Nel VI secolo la Basilica venne sottoposta a lavori di restauro, il pavimento venne innalzato di un metro e venne introdotto un nartece.

Nel corso dei secoli, attorno alla struttura, vennero costruiti un convento francescano, un monastero ortodosso e uno armeno. Per questo le tre Chiese (Cattolica, Ortodossa e Armena) gestiscono oggi il luogo di culto, che è divenuto patrimonio Unesco dal 2012. Da decenni, però, l’edificio sacro richiedeva lavori di risistemazione, soprattutto per l’infiltrazione d’acqua attraverso il tetto. Trovata un’intesa tra le tre Chiese nel 2008 e avviati i lavori scientifici, l’Autorità Palestinese ha finalmente emesso un bando d’appalto per il restauro del tetto e delle vetrate della Basilica, vinto dall’azienda italiana Piacenti S.p.a., con sede a Prato. Da tre anni l’azienda sta eseguendo i lavori.

L’attività svolta ha soddisfatto pienamente l’Autorità Palestinese e si è così, poi, ampliata al recupero delle capriate, dei mosaici e delle colonne della Basilica. Dei duemila metri quadrati di mosaici originari ne sono stati salvati circa centocinquanta grazie all’impiego di un milione e mezzo di tessere. Le immagini recuperate sono bellissime, rappresentano angeli, santi, Cristo che entra a Gerusalemme su un asino, San Tommaso di fronte a Gesù dopo la resurrezione. Qualche mese fa, grazie alla tecnica della termografia, che permette di scandagliare superfici solide per ritrovare opere nascoste, è stato scoperto il settimo angelo, che era ritenuto ormai perduto.

La notizia ha fatto velocemente il giro del pianeta. Ora, l’azienda Piacenti cercherà di restaurare le colonne della Basilica e un vasto mosaico presente sul pavimento. I fondi per finanziare l’impresa provengono oggi da diverse realtà, sia pubbliche che private, sia cattoliche che musulmane. Ma mancano ancora molti soldi per terminare i lavori. All’ultima edizione del Meeting di Rimini una mostra dal titolo Restaurare il cielo ha ripercorso il restauro finora compiuto. Per l’occasione ho incontrato il coordinatore dei lavori Gianmarco Piacenti, Presidente della Piacenti S.p.a.

Read the complete article on lanuovabq.it