Mostra sui restauri della Basilica di Betlemme, Museo del Tessile

Dal 18 al 26 marzo, nella sala gemella del Museo del Tessile, sarà visitabile la mostra “Restaurare il cielo”, che racconta lo stato di avanzamento dei lavori di restauro della basilica della Natività a Betlemme affidati alla ditta pratese Piacenti spa. Si tratta di una mostra itinerante che sarà accolta anche a Busto, proprio in occasione della settimana del BA Film Festival.

La presentazione, organizzata dalla Compagnia delle Opere Insubria, si svolgerà sabato 18 marzo alle ore 16.00 presso il Teatro Manzoni di via Calatafimi con Mariella Carlotti, curatrice della mostra e insegnante di Lettere, e Giammarco Piacenti, presidente della Piacenti Spa, azienda italiana esperta in restauri e conservazione di edifici tutelati, che nel 2013 si è aggiudicata la gara internazionale indetta dal governo palestinese per la ristrutturazione della Basilica. La mostra, realizzata a Busto in collaborazione con Fondazione San Giacomo e Cooperativa Rezzara, è stata presentata in anteprima lo scorso anno al Meeting per l’Amicizia dei popoli a Rimini e racconta le varie fasi del restauro epocale fatto da artigiani che intervengono, con vecchie e nuove tecnologie, su un luogo simbolo dell’umanità, in una terra che per ragioni sociali, politiche e religiose è da sempre al centro della storia.

“Le tre chiese, ortodossa cattolica e armena, hanno raggiunto un accordo per il restauro della basilica. È un messaggio di pace che Betlemme sta lanciando al mondo – afferma Monica Giani, presidente della Fondazione San Giacomo – è grazie alla collaborazione fra persone provenienti da imprese differenti, di religione e nazionalità diverse, che si è potuta realizzare un’opera così importante che verrà ultimata probabilmente nel 2020”.

Domenica 19 marzo, alle 17.30, in piazza San Giovanni, presso lo Spazio Festival sarà proiettato il documentario girato da Tommaso Santi che racconta nel dettaglio i lavori di restauro, effettuati di notte, per consentire di giorno l’accesso alla basilica. Si parte dal rifacimento dei tetti, fino al recupero dei mosaici interni: “Due milioni di tesserine dei mosaici sono state catalogate per consentire un’approfondita conoscenza dei lavori a chi verrà dopo di noi”, spiega Marco Silanos, presidente Cdo Insubria. “Al di là della settimana di lustrini e paillettes del Baff, questa mostra racchiude un messaggio formativo di educazione civica e alla convivenza civile per i giovani”, ha sottolineato l’assessore alla Cultura Paola Magugliani.

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