La Stampa – Basilica della Natività, il restauro sarà made in Italy

Firmato il contratto che assegna a una ditta di Prato i lavori di restauro del tetto dell’antichissima chiesa che a Betlemme ricorda la nascita di Gesù.

Sta finalmente per scoccare l’ora dell’inizio dei lavori per il restauro della basilica della Natività a Betlemme, la più antica tra le chiese della Terra Santa. Proprio nella città dove il racconto dei Vangeli colloca la nascita di Gesù, ieri è stato infatti firmato ufficialmente il contratto attraverso cui l’Autorità Nazionale Palestinese affida la prima tranche dei lavori alla ditta italiana «Piacenti Spa» di Prato. Si tratta dell’intervento per la riparazione del tetto ligneo, il più urgente di tutti: come infatti anche molti pellegrini in questi anni hanno avuto modo di constatare di persona, quando fuori piove l’acqua filtra all’interno della basilica, rischiando così di creare ulteriori danni. A questo seguirà poi il ripristino delle vetrate. Il cantiere dovrebbe aprire già nelle prossime settimane senza alcuna chiusura per i pellegrini: il capitolato d’appalto prevede infatti che la basilica resti accessibile garantendone la sicurezza.

Alla firma del contratto erano presenti ieri a Betlemme anche il Custode di Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa e i rappresentanti del patriarcato ortodosso e di quello armeno: come infatti accade per la basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, anche a Betlemme il luogo dove si fa memoria della nascita di Gesù è sotto la giurisdizione di tutte e tre le confessioni cristiane storicamente presenti in Terra Santa. Quindi ogni intervento deve essere concordato anche tra le diverse comunità religiose, oltre che con l’autorità politica locale, rappresentata ieri dal premier palestinese Rami Hamdallah.

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